B sperimentaz2

Minerbio Geological settingsIl campo di Minerbio si colloca all’interno del sistema di pieghe romagnole dell’Appennino Emiliano-Romagnolo, nella parte meridionale della Pianura Padana centro-orientale. In quest’area, attraverso una serie di fasi tettoniche successive, la collisione tra la placca Europea e la microplacca Adria e la conseguente evoluzione del bacino di avanfossa (Foreland basin) dell’Appennino settentrionale, hanno portato ad una graduale migrazione verso l'esterno della catena Appenninica a "pieghe e faglie" e allo sviluppo di depositi di accrezione asimmetrici. Dal Messiniano fino ad oggi, l’avanfossa appenninica può essere divisa in grandi e indipendenti depocentri strutturali, in corrispondenza dei quali la sedimentazione delle unità terrigene plio-quaternarie può raggiungere spessori rilevanti (fino a diverse migliaia di metri). Il depocentro della Pianura Padana - Avanfossa Adriatica, al quale appartiene l'area del serbatoio di Minerbio, è caratterizzato da spesse successioni di depositi torbiditici del Messiniano, Pliocene e Pleistocene (Ghielmi et al., 2013).
Questa regione ha subito una forte attività tettonica che, durante gran parte del Pliocene e nel Pleistocene Inferiore, ha portato alla deformazione, sollevamento, inclinazione e fagliazione dell'area che ospita il reservoir. Tale deformazione è cominciata nel tardo Pliocene inferiore, mentre nell’avanfossa si stavano depositando dei sedimenti torbiditici (sintettonici), che hanno portato alla genesi delle formazioni di Porto Corsini e Porto Garibaldi. Successivamente, durante il Pliocene superiore – Pleistocene inferiore, un altro evento tettonico ha portato alla completa strutturazione della dorsale sepolta a "pieghe e faglie" di Ferrara e al sollevamento e al tilt dell'attuale zona di Bologna (Ghielmi et al., 2013).
Per approfondimenti si rimanda alla sezione 1.2 della relazione finale