Gestione dei contenuti:
Consiglio Direttivo CMS
Amministrazione di sistema:
Giampaolo Zerbinato, Stefano Cacciaguerra, Enrico Rocchetti, Simone Vecchi
Progetto grafico:
Laboratorio Grafica e Immagini, Giampaolo Zerbinato
Il Centro per il Monitoraggio delle attività di Sottosuolo (CMS) è la struttura dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia dedicata alla raccolta, analisi, interpretazione e modellazione dei dati relativi alle aree del territorio nazionale interessate da attività antropiche di sfruttamento di georisorse (quali estrazione di idrocarburi, reiniezione di acque di scarto, stoccaggio di gas naturale, geotermia, sequestrazione di anidride carbonica, estrazioni minerarie, invasi artificiali) o legate ad altri rischi antropogenici.
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Consiglio Direttivo CMS
Giampaolo Zerbinato, Stefano Cacciaguerra, Enrico Rocchetti, Simone Vecchi
Laboratorio Grafica e Immagini, Giampaolo Zerbinato
Secondo le raccomandazioni degli ILG per il monitoraggio geodetico, deve essere installata una “rete locale di stazioni GPS permanenti di precisione, distribuite opportunamente in funzione dell’estensione e delle caratteristiche dell’area da monitorare […] si richiede che le stazioni abbiano inter-distanze inferiori a 10-15 km”.
Nella figura a lato è mostrata la rete progettata da ENI e in fase di realizzazione per la concessione Val d’Agri per un totale di 12 siti, in cui sono indicate le inter-distanze (in km) tra i vari punti identificati, rispettando le raccomandazioni ministeriali.
A completamento del monitoraggio strumentale in questa zona, oltre ai dati forniti dalla rete locale, il CMS acquisisce i dati delle stazioni GNSS attive presenti sul territorio italiano gestite da enti pubblici (es., INGV, Università), autorità locali (es. regioni) e compagnie private. Questi ulteriori dati permettono di caratterizzare il campo di spostamento a scala regionale a cui riferirsi per identificare possibili deformazioni locali.
Attualmente le stazioni installate, i cui dati sono stati forniti alla SPM, sono 5, ossia secondo la nomenclatura riportata in Figura gps_1.png sono CGPS5, CGPS7, CGPS8, CGPS9 e CGPS11. Le stazioni in questione sono identificate secondo gli standard di nomenclatura internazionale con ID unici a 4 caratteri alfanumerici riportati in Tabella gps1.
Figura gps_1.png – Rete di monitoraggio geodetico per la concessione Val d’Agri in fase di realizzazione da parte di ENI
Nome sito ENI |
Longitudine (°E) |
Latitudine (°N) |
Quota (m) |
Data inizio acquisizione |
CGPS7 |
15.7848 |
40.3626 |
647 |
19/06/2018 |
CGPS9 |
15.9583 |
40.3067 |
653 |
06/04/2016 |
CGPS11 |
16.0313 |
40.3153 |
1036 |
03/10/2019 |
CGPS5 |
15.9789 |
40.3981 |
1132 |
18/12/2018 |
CGPS8 |
15.8874 |
40.3132 |
633 |
14/12/2016 |
La Rete ENI di Monitoraggio Sismico in Val d’Agri
Per il monitoraggio strumentale in questa zona, oltre ai dati forniti dall’operatore il CMS acquisisce dati pubblici da altre reti disponibili in questa zona.
In questa maniera è stata definita una rete virtuale di monitoraggio con 40 stazioni sismiche appartenenti a 5 reti indipendenti (figura a lato):
17 stazioni della rete di monitoraggio della concessione di Val d’Agri (VA);
8 stazioni della rete di monitoraggio dell’alta Val d’Agri (HAVO);
3 stazioni della rete di monitoraggio dell’Irpinia (ISNet);
11 stazioni della rete nazionale dell’INGV (RSN IV) localizzate nei dintorni della concessione;
1 stazione della rete Geofon del GFZ.La descrizione delle reti può essere trovata nei siti delle rispettive reti:
HAVO - High Agri Valley Observatory
ISNet - Irpinia Seismic NETwork
RSN - Rete Sismica Nazionale INGV
GEOFON
Descrizione della rete VA (Val d’Agri)
La rete microsismica denominata Val d’Agri (codice VA, registrata nell’International Federation of Digital Seismograph Networks), installata presso la concessione omonima, è attualmente costituita da 17 stazioni a 6 canali (velocimetri e accelerometri a 3 componenti). 16 stazioni sismiche sono installate in superficie e un sensore sismico (PADH) è stato deposto all’interno di un pozzo a 140m di profondità sotto la superficie. Con eccezione delle stazioni ARME e MANE, equipaggiate con sensori triassiali a larga banda (modello Sara SS08-50s), tutte le altre stazioni della rete VA sono dotate di velocimetri a breve periodo (1s) con uguale strumentazione (vedi Tabella 1). L’intera rete utilizza digitalizzatori a 6 canali sincronizzati via GPS.
La Tabella 1 mostra il riassunto della configurazione della rete (localizzazione delle stazioni e strumentazione).
Tabella 1. Coordinate delle stazioni microsismiche (WGS84) e breve descrizione della strumentazione installata.